Una mattinata densa di avventura! Con autori piccoli e grandi che si sono incontrati per un paio d’ore sulle ali della fantasia! Ringraziamo tutti i partecipanti, genitori e bimbi, che si sono messi in gioco condividendo con noi le trame immaginarie nate in quel momento speciale.
Trame che ci parlano di voglia di spiccare il volo, di bisogni di esserci gli uni per gli altri, di utilizzare la propria diversità come risorsa e non come mancanza per poter essere tutti più ricchi e felici.
Sentite un po’ cosa ci hanno raccontato….
Io sono un faro. Mi piace essere colui che segnala il porto a chi deve rientrare, colui che é presente per dare un aiuto.
E invece io sono lo spaventapasseri. Sono annoiato perché non mi piace stare sempre piantato a terra, fermo. Vorrei avere le gambe almeno per un giorno per andarmene in giro, in vacanza.
Io sono il natale. Mi piace rendere felici le persone. Mi piace poter portare un piccolo dono affinché nessuno si senta solo, soprattutto a natale.
E io sono un dolce cagnolino. Sono molto giocherellone e mi piacciono tanto le coccole.
E infine io sono la volpe. Rapisco le galline poi mi nascondo perché arriva il gallo e il padrone; e io scappo!
“Bene… e raccontateci un po’ cosa combina questa strana compagnia!”
Io Faro amo essere così in riva al mare, su una scogliera, perché mi piace tanto essere bagnato continuamente dagli schizzi.
Mentre io odio l’acqua! – dice lo spaventa passeri – perché sono di legno e paglia e se mi inzuppo tutto poi mi rovino!
Il Natale scappa dall’acqua perché non può rischiare di bagnare e rovinare tutti i pacchetti dei doni…. Mentre il cagnolino, da bravo giocherellone, si avvicina all’acqua e vorrebbe giocare col faro. E la solita volpe fuggitiva dice che scappa via dall’acqua, anche perché ha paura delle meduse!!!!
Ma, attenzione! Cosa succede? Il cagnolino si è avvicinato troppo al mare in tempesta! É caduto in acqua! Aita! Aita! (n.d.r. )
Lo sente la volpe che sta fuggendo e vorrebbe continuare a farlo, ma non ce la fa… corre verso le urla del cagnolino. Furba com’è, decide di usare la sua grossa coda. Si sporge con il sederino sul ciglio dell’acqua e allunga la coda in basso così che il cagnolino possa addentarla e farsi tirare su!
E nel frattempo, sentendo questo trambusto, il faro ha girato il proprio fascio di luce su quella scena per illuminare aiutare il salvataggio. Anche perché c’è la tempesta e tanto vento!!!
E con il vento arriva anche il Natale, che pensa a come può aiutare… e subito chiama la slitta e i suoi elfi che danno una spinta a cane e volpe per salire e mettersi in salvo!
Così che dopo questa disavventura la volpe e il cagnolino sono diventati amici. Ma, non completamente amici, perché il cagnolino non si fida ancora del tutto; e la volpe avrebbe ancora voglia di scappare.
Ma…..E il povero spaventapasseri piantato là in terra? Ehi, non c’è più, non è più piantato lì! Poverino!!!!
Ma no! Lui non è poverino! Lui è felice! Il forte vento lo ha sradicato e lui, mentre agitava le braccia per chiamare gli altri, si è accorto che poteva volare!!!! Il vento e le braccia lo hanno fatto volareeee!!!!!
Ma quando il vento cala, lo spaventapasseri non vola più in alto come prima. Mentre cade c’è il faro, e lui cade sull’alto faro che gli attutisce la caduta… ma è comunque felice! Perché ha capito che con il vento e le braccia che fanno da ali, può diventare uno spaventapasseri volante e vivere avventure!
Infatti in uno dei suoi voli incontra un drago, volante pure lui, ferito, con una freccia conficcata nell’ala. Ma lo spaventapasseri lo aiuta, gli toglie la freccia, e diventano subito amici!
Intanto la volpe, che ancora corre e scappa come suo solito, cade dentro un profondo buco. Aiuto! Salvatemi! E corre in suo aiuto un leone che fa per lei la stessa cosa che ha fatto con il cane: il leone sporge la sua lunga coda nel buco così che la volpe possa afferrar visi e salvarsi. Ma poi loro non diventano amici…ognuno va per i fatti suoi.
Il Natale se ne sta tranquillo, aspettando il suo momento e sperando che arrivi la neve per rendere ancora più perfetta l’atmosfera natalizia.
Il cagnolino poi incontra un grosso lupo…ma non ha paura, anzi…. Sa che sono simili e si sentono come se fossero parenti!
E intanto il faro, mentre sta lì nella sua postazione di salvataggio, ogni tanto sogna di essere una mongolfiera, per volare nella natura, silenziosamente e in libertà.